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Le oasi naturali possono salvarci dal cambiamento climatico

Zone umide e foreste in salute sono baluardi contro CO₂, alluvioni e siccità: ecco come le oasi Wwf incidono sulla salute del pianeta

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by Redazione
Le oasi naturali possono salvarci dal cambiamento climatico

 

I benefici multipli che gli ecosistemi forniscono al genere umano, rappresentano un concetto fondamentale nell'ambito dell'ecologia e della gestione sostenibile delle risorse naturali. Tra i servizi fondamentali troviamo anche la regolazione dell’atmosfera e del clima, ma anche la protezione da eventi catastrofici estremi. Le Oasi WWF, garantendo l’integrità degli ecosistemi che le costituiscono, assicurano la fornitura di una vasta gamma di servizi ecosistemici che ci possono aiutare a prevenire e contrastare gli effetti deleteri del cambiamento climatico. Le Oasi WWF, in particolare quelle forestali ma anche quelle di praterie, zone umide e addirittura quelle marine, assorbono tramite la fotosintesi ingenti quantità di anidride carbonica dall’atmosfera, che viene successivamente immagazzinata sotto forma di carbonio nel suolo e negli alberi in foglie, rami, tronco e radici. Un progetto pilota ha stimato le emissioni e gli assorbimenti di gas serra nelle tre Oasi WWF Bosco di Vanzago (140 ettari), Macchiagrande (218 ettari) e Monte Arcosu (3675 ettari).

L'Oasi Wwf Cratere degli Astroni


I calcoli hanno evidenziato che la vegetazione nelle tre aree, nel corso di un solo anno, aveva assorbito e sequestrato una quantità di CO2 equivalente pari a oltre 10.000 tonnellate. Questi risultati hanno confermato il grande potenziale di assorbimento di anidride carbonica delle Oasi WWF, le quali con i loro sistemi forestali e le loro zone umide, forniscono inoltre difese fondamentali contro le sempre più frequenti inondazioni, fenomeni meteorologici estremi correlati al cambiamento climatico, funzionando come serbatoi naturali che possono immagazzinare temporaneamente grandi quantità di acqua durante periodi di piogge intense, aiutando a prevenire inondazioni nelle aree circostanti e fornendo un servizio di drenaggio essenziale per ridurre il rischio di danni da allagamento. Un esempio tra tanti è rappresentato dall’Oasi di Focognano, a pochi passi da Firenze: durante la tragica alluvione che ha funestato la Toscana nell’autunno 2023, l’Oasi ha rappresentato un fondamentale e naturale punto di raccolta per milioni di litri di acqua, contenendo gli impatti negativi sulla limitrofa Campi Bisenzio e la periferia di Firenze. Simili, silenziosi effetti sono stati resi nel tempo dalle tante Oasi acquatiche WWF, in cui la natura si conferma la migliore alleata per le nostre vite. Infine, le zone umide e le foreste agiscono come regolatori naturali del flusso idrico. Assorbono e rilasciano acqua in modo graduale nel corso del tempo, stabilizzando il regime idrico locale e rappresentando ottimi alleati anche contro le sempre più frequenti siccità. Inoltre, ecosistemi naturali come foreste e praterie in salute, come quelli conservati nelle Oasi montane e collinari WWF, sono nostri fondamentali alleati contro il dissesto idrogeologico. Proteggono il suolo dall’impatto delle precipitazioni e degli altri agenti atmosferici con le loro chiome e consolidano i versanti con i loro apparati radicali. La presenza di vegetazione, in particolare di habitat naturali come le foreste, grazie all’evapo-traspirazione e all’ombra che generano, riflettendo invece i raggi solari, è in grado di abbassare di diversi gradi la temperatura media al suolo, generando refrigerio in particolare all’interno e in prossimità delle nostre città, che nel periodo estivo raggiungono sempre più spesso temperature tropicali (oltre i 40°C), pericolose per la vita delle persone più fragili. Ulteriore prova che la natura è vita e benessere per tutti. La prossima settimana sarà ricca di eventi nelle Oasi dell’associazione. L’importanza dell’acqua per la nostra vita e quella delle altre specie si potrà scoprire il 28 aprile lungo il Fiume Brenta in Valsugana (Marter, TN) e ancora il 5 maggio all’Oasi WWF Lago di Alviano (TR), tra i più importanti bacini lungo il fiume Tevere, ora Oasi naturale ricca di biodiversità, grazie a speciali microscopi pensati in particolare per i più piccoli. Mentre per ricordare quanto il nostro Pianeta e il suo clima siano un miracolo unico, il 3 maggio all’Oasi di Valle Averto si potranno rivolgere gli occhi al cielo alla ricerca di stelle e pianeti, grazie al supporto del Gruppo Astrofili Itineranti, con possibilità di una cena al sacco a lume di candela. Ma per preservare la Natura è fondamentale conoscerla e comprendere il delicato ecosistema che la popola e che purtroppo è sempre più a rischio. Il 30 aprile all’Oasi di Valpredina (BG) sarà l’occasione per spegnere le luci e nella notte volgere l’orecchio ai rapaci notturni e pipistrelli, ormai rari nelle nostre città. Il 4 maggio invece all’Oasi di Policoro (MT) sarà la volta di approfondire le tracce lasciate dagli animali e in particolare le loro fatte, mentre nella selvaggia Oasi Bosco di Rocconi (GR) sarà l’occasione per usare le mani e costruire nidi artificiali per supportare molte specie di uccelli che, a causa dei cambiamenti del nostro Pianeta e alla perdita di habitat naturali, faticano a riprodursi.

Riccardo Cioffi

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