Iscriviti alla nostra Newsletter

Success! Now Check Your Email

To complete Subscribe, click the confirmation link in your inbox. If it doesn't arrive within 3 minutes, check your spam folder.

Ok, Thanks

Nei mari di Ustica alla ricerca di nuovi relitti

Con due robot sottomarini dotati di "side scan sonar" prende il via una campagna di ricerche subacquee: nel team archeologi e sub da Italia, Stati Uniti, Danimarca e Scozia Quali misteri custodisce, ancora, il mare di Ustica? L'isola delle grotte e del mare cristallino, 67 chilometri

Pasquale Raicaldo profile image
by Pasquale Raicaldo
Nei mari di Ustica alla ricerca di nuovi relitti

Con due robot sottomarini dotati di "side scan sonar" prende il via una campagna di ricerche subacquee: nel team archeologi e sub da Italia, Stati Uniti, Danimarca e Scozia

Quali misteri custodisce, ancora, il mare di Ustica? L'isola delle grotte e del mare cristallino, 67 chilometri a nord-ovest di Palermo, 95 a ovest di Alicudi: circonferenza di appena 12 chilometri, superficie di poco meno di nove chilometri quadrati. Siamo nel cuore del Mediterraneo e una nuova campagna di ricerche subacquee, avviata nei giorni scorsi, promette di aggiungere nuovi tasselli alla conoscenza del passato dell'isola. Il cui perimetro sarà ampiamente scandagliato, a una profondità compresa tra i 50 e i 300 metri, coprendo un’estensione di circa 36 chilometri quadrati, grazie a due robot sottomarini a guida autonoma (AUV) dotati di “side scan sonar” a scansione laterale. Permetteranno di mappare i fondali usticesi e, grazie all’utilizzo di onde acustiche, riporteranno in superficie dati utili alla creazione di mappe dettagliate dei fondali oggetto di indagine.
Il progetto è della Cranfield University del Regno Unito, insieme con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e in collaborazione con la Guardia costiera, il Comune e l’Area Marina Protetta Isola di Ustica.

L’obiettivo è quello di individuare nuove evidenze archeologiche e nuovi relitti in modo da programmare eventuali recuperi e interventi di tutela

I “target” individuati verranno ulteriormente esaminati con un ROV (Remotely operated vehicle), un robot subacqueo comandato via cavo dalla superficie che consentirà di effettuare riprese video e fotografie dei siti ritenuti più interessanti.Il team sarà composto da ricercatori provenienti da diverse parti del mondo: Stati Uniti, Danimarca, Scozia e Italia.
La conformazione dell’isola di Ustica, nel tratto sotto costa e per il settore che va da 0 a 50 metri di profondità, suggerisce l'impiego di un team di sommozzatori: saranno loro a effettuare una serie di prospezioni subacquee per individuare eventuali evidenze culturali presenti sul fondale.

Pasquale Raicaldo profile image
by Pasquale Raicaldo

Non perderti gli ultimi articoli

Iscriviti e resta sempre aggiornato

Success! Now Check Your Email

To complete Subscribe, click the confirmation link in your inbox. If it doesn’t arrive within 3 minutes, check your spam folder.

Ok, Thanks

Per saperne di più