Cosa ci dice il nuovo attacco (mortale) di uno squalo a un essere umano
Il caso di una diciassettenne attaccata nel Queensland, in Australia, riapre il dibattito: quanto sono pericolosi per noi umani? E noi, che vi abbiamo raccontato il rischio estinzione di molte delle specie, rilanciamo: è l'uomo a invadere il loro habitat
Stava nuotando nelle acque al largo dell'isola di Bribie, a circa 100 metri da Woorim Beach, quando è stata attaccata da uno squalo: così una ragazza di 17 anni è morta nel Queensland, in Australia. Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, la giovane ha riportato ferite gravissime sulla parte superiore del corpo: il Queensland Ambulance Service ha spiegato che i paramedici sono intervenuti per un ''grave incidente dovuto a un morso di uno squalo'' a Woorim Beach, a nord di Brisbane.
Nelle acque della zona ci sono molti squali, ma l'attacco è avvenuto vicino alla riva, in una famosa località per il surf che ha più volte adottato misure di protezione contro gli squali.
Si tratta del secondo incidente mortale causato da uno squalo nelle acque australiane quest'anno, dopo la morte del surfista Lance Appleby al largo delle coste dell'Australia meridionale il 2 gennaio.
L'ultimo attacco mortale nella Greater Brisbane Area risale al 2006, quando la ventunenne Sarah Whiley fu uccisa mentre nuotava con alcuni amici.
Secondo il sito web del governo australiano, gli attacchi di squali nel Queensland "accadono raramente e la maggior parte delle specie di squali non rappresentano un rischio per l'uomo".
Non si era ancora spenta, in Italia, l'eco per la morte - lo scorso dicembre - di un 48enne, Gianluca Di Gioia, sorpreso nel Mar Rosso dall'attacco di uno squalo tigre mentre nuotava, secondo le ricostruzioni, fuori dalla zona balneare a nord di Marsa Alam
Secondo lo studio “International Shark Attack File” dell’Università della Florida, una pubblicazione che mappa ogni anno il numero di incidenti che coinvolgono questi grandi predatori dei mari, nel 2023 sono stati 69 gli attacchi non provocati ai danni dell’uomo, un numero che fotografa una leggera crescita rispetto alla media degli ultimi cinque anni. L’Australia è la nazione che detiene il record di decessi: qui sono avvenuti il 22% degli attacchi del 2023, il 40% di quelli mortali.
Su GrandTour il nostro Francesco Pacienza, che si è più volte immerso in mari popolati dagli squali per restituire immagini straordinarie, aveva già sottolineato gli effetti negativi legati alla "pessima abitudine di gettare in mare carcasse e scarti di lavorazione del pesce, un invito a nozze per qualsiasi predatore, un richiamo irresistibile che altera gli equilibri, che confonde le acque".
Sull'ultimo numero del nostro magazine, invece, abbiamo raccontato come siano loro - più che noi - a rischiare la pelle: nonostante siano sopravvissuti a numerosi eventi catastrofici di estinzione di massa, almeno cinque, la sopravvivenza degli squali è infatti seriamente minacciata, principalmente a causa dell’impatto antropico, che si traduce in pesca intensiva o illegale, inquinamento e in perdita di habitat.
Sul numero 3 di GrandTour ti aspetta un approfondimento sugli squali, con articoli di Francesco Tiralongo ed Eleonora de Sabata.
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