L'addio a Papa Francesco, il Papa "ambientalista" che piaceva alla scienza
La scomparsa del pontefice "venuto dalla fine del mondo" scuote anche il mondo della scienza e dell'ambientalismo. Ha connesso religioni e paesi, ha capito i problemi del pianeta ed è stato tra i primi a denunciare la crisi climatica
La notizia che ha sconvolto il mondo è arrivata stamattina, alle 9.55, con un primo flash di agenzia: è morto Papa Francesco. A darne notizia Sua Eminenza, il Cardinal Farrell: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
E' stato il papa "venuto dalla fine del mondo", come per sua stessa indimenticabile ammissione. Il 266esimo della storia, preziosa coscienza critica e speranza in un tempo di guerre, disuguaglianze e incoscienza nei confronti del prossimo e della "casa comune". All'anagrafe Jorge Mario Bergoglio, eletto papa il 13 marzo 2013, scomparso all'età di 88 anni.
Una figura di rilievo assoluto, decisiva - in uno snodo complesso della nostra contemporaneità, nel connettere le religioni, i paesi e le persone sul bisogno di capire e affrontare, insieme, i problemi dell’ambiente e i problemi sociali.
In particolare, l’Enciclica di Papa Francesco Laudato Sii ha giocato un ruolo importantissimo. Lo stesso sottotitolo, richiamando alla “Cura della nostra casa comune”, è un sommario efficace del messaggio potente per tutta l'umanità.
La “Cura” come il bisogno di relazioni empatiche e di mutua assistenza tra le persone, con gli altri esseri viventi e con la natura. “Nostra” e “Comune” rappresentano un invito a considerare il bene comune e trasmettono il senso del vivere insieme e solidali, mentre “Casa” serve a ricordarci che la Terra è il posto che ci ospita amorevolmente, insieme alle piante e agli altri animali con cui la condividiamo. Anche per questo lo piangono il mondo della scienza e dell'ambientalismo.
“Il messaggio, ricco di forza, della Laudato Si’, rafforzato dai concetti espressi nell’Esortazione Laudate Deum, è un lascito importante di Papa Francesco. Un lascito che continuerà ad ispirare tutte le persone che ogni giorno si spendono per affrontare la crisi climatica e quella di biodiversità che caratterizzano il nostro tempo, e che continuerà a smuovere le coscienze e richiamare tutti ad atti più concreti per realizzare la giusta transizione per un mondo più equo, giusto e in cui esseri umani e natura possano vivere in armonia”, sottolinea il presidente del Wwf Italia Luciano Di Tizio in questo giorno di “profonda tristezza”.
"Salutiamo Papa Francesco con rispetto: la sua è stata una delle poche voci globali capaci di denunciare con chiarezza e coraggio come la crisi climatica stia distruggendo il nostro pianeta e aggravando le disuguaglianze'', sottolinea Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. ''Le sue parole - da Laudato si' a Laudate Deum - hanno dato forza a chi, in tutto il mondo, lotta per la giustizia ambientale e sociale. Il suo impegno resterà un riferimento importante per chi crede che la difesa della Terra sia anche una questione di dignità, equità e diritti umani".
"Dal suo alto magistero ha sempre considerato la scienza e la cultura strumenti per l'emancipazione degli esseri umani", si legge invece nel messaggio inviato al segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, dal presidente dell'Accademia dei Lincei Roberto Antonelli.
"Papa Francesco è stato la voce di chi non ha voce, uno sguardo di pace in un mondo fratturato, un paziente artefice di dialoghi impossibili, ha parlato con coraggio di giustizia sociale, del nostro pianeta, della dignità umana, ha ricordato a tutti noi, credenti e non credenti, che la vera grandezza sta nel diventare abbastanza piccoli da incontrare veramente l'altro", commenta l'astrofisica Mariafelicia De Laurentis, protagonista - con la sua collaborazione internazionale, della prima fotografia della storia a un buco nero.
Anche Treccani partecipa al ricordo, citandolo sul suo portale come "il Papa del coraggio, della misericordia, ha saputo essere voce critica contro le forme esasperate del capitalismo finanziario e contro la cecità dei governanti rispetto ai temi dell'ambiente". In un editoriale - 'Ciao Francesco, ci mancherai!' - si sottolinea la sua azione per una Chiesa ospedale da campo e casa per tutti, concentrata sui poveri e sulle periferie sociali e spirituali.
https://www.nytimes.com/2025/04/21/world/europe/pope-francis-dead.html