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C'è ossigeno nella galassia più remota tra quelle conosciute
Photo by Guillermo Ferl

C'è ossigeno nella galassia più remota tra quelle conosciute

La scoperta apre nuove riflessioni sulla rapidità con cui le galassie si sono formate nell'Universo primordiale

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by Pina Di Prisco

Due diversi gruppi di astronomi hanno rilevato ossigeno nella galassia più lontana conosciuta, JADES-GS-z14-0. La scoperta, riportata in due studi distinti, è stata promossa dall'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), di cui l'European Southern Observatory (ESO) è partner.
Scoperta appena l'anno scorso, JADES-GS-z14-0 è l'unica galassia attualmente confermata più lontana mai trovata: è così remota che la sua luce ha impiegato 13,4 miliardi di anni per raggiungerci, il che significa che attualmente appare alla nostra vista proprio com'era quando l'Universo aveva meno di 300 milioni di anni. Tuttavia, la scoperta della presenza di ossigeno con ALMA, un telescopio nel deserto cileno di Atacama, suggerisce che la galassia abbia raggiunto una maturità chimica rilevante. «I risultati mostrano che la galassia si è formata molto rapidamente e sta anche maturando in maniera precoce, aggiungendo a un sempre crescente corpo di prove che la formazione delle galassie si compie molto più velocemente del previsto», spiega Sander Schouws, candidato al dottorato presso l'Osservatorio di Leiden, nei Paesi Bassi, e primo autore dello studio olandese

Le galassie di solito iniziano il loro ciclo di vita come agglomerato di giovani stelle. Quest'ultime sono composte principalmente da elementi leggeri come l'idrogeno e l'elio. L'evoluzione della stella, invece, porta alla creazione di elementi più pesanti, proprio come l'ossigeno. Quest'ultimo verrà poi disperso nella galassia in cui si trova la stella, in seguito alla sua morte.
I ricercatori avevano pensato che, considerati i soli 300 milioni di anni, l'Universo fosse ancora troppo giovane per ospitare galassie mature con elementi pesanti. Tuttavia, i due studi di ALMA indicano che JADES-GS-z14-0 ha circa 10 volte più elementi pesanti del previsto. «Sono rimasto sbalordito dai risultati, perché ora possiamo aprire una nuova prospettiva di studio sulle prime fasi del l'evoluzione galattica», spiega Stefano Carniani, della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Il rilevamento dell'ossigeno ha anche permesso agli astronomi di effettuare misurazioni della distanza da JADES-GS-z14-0 molto più accurate. «La rilevazione di ALMA offre una misurazione straordinariamente precisa della distanza della galassia. Questo livello di accuratezza aiuta a perfezionare la nostra comprensione delle proprietà delle galassie distanti», aggiunge Eleonora Parlanti, dottoranda presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e autrice dello studio Astronomy & Astrophysics.

In sintesi, lo studio ha superato una credenza ben radicata secondo la quale le galassie impiegassero molto più tempo a formarsi, comportando significativi passi avanti nella comprensione e nella diffusione delle condizioni che hanno permesso la formazione delle prime galassie nel nostro universo.

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