Iscriviti alla nostra Newsletter

Success! Now Check Your Email

To complete Subscribe, click the confirmation link in your inbox. If it doesn't arrive within 3 minutes, check your spam folder.

Ok, Thanks
Lauree nelle discipline scientifiche: c'è ancora un "gender gap"?
Photo by Jeswin Thomas

Lauree nelle discipline scientifiche: c'è ancora un "gender gap"?

I laureati Stem registrano da sempre una maggioranza nella componente maschile. Tuttavia, studi dimostrano una controtendenza da non trascurare

Redazione profile image
by Redazione

Tra i laureati Stem (Science, technology, engineering, mathematics), la componente maschile è da sempre più elevata più elevata e raggiunge il 58,6%, rispetto al 41,4% di quella femminile. Il gap riguarda, in particolare, i settori dell'informatica e delle tecnologie Ict e quello dell'ingegneria industriale e dell'informazione, dove la presenza maschile supera addirittura i due terzi.
Negli ultimi anni, tuttavia, il gap nel mondo Stem è in perenne diminuzione, come mostrano i dati emersi dal Focus sul gender gap di Almalaurea, con particolare riferimento alle lauree Stem, che analizza e confronta le performance, formative e occupazionali, di donne e di uomini.

I dati di Almalaurea evidenziano vari punti: in primis, le donne si iscrivono ad un percorso Stem spinte da forti motivazioni culturali (30,3% rispetto al 25,0% degli uomini, +5,3 punti percentuali) e svolgono un buon numero di tirocini e stage riconosciuti dal proprio corso di laurea (61,3% delle donne rispetto al 49,2% degli uomini, ben 12,1 punti percentuali in più degli uomini).
Le donne, tradizionalmente più performanti negli studi universitari, sia in termini di voto sia in termini di regolarità negli studi, mostrano risultati migliori rispetto agli uomini anche nei percorsi Stem: si distinguono, infatti, per un voto medio di laurea più alto (104,5 su 110, rispetto al 102,6 degli uomini) e per una migliore riuscita in termini di regolarità negli studi (tra le donne il 58,1% ha concluso gli studi nei tempi previsti rispetto al 52,7% degli uomini).
Inoltre, il 68,2% delle donne, rispetto al 61,3% degli uomini intendono proseguire la propria formazione. Ma non è tutto: le laureate Stem, nella ricerca del lavoro, prestano maggiore rilevanza ad alcuni aspetti, come per esempio all'esigenza di un lavoro stabile (il 76,9%) all'utilità sociale del lavoro (il 45,4%, +11,6 punti percentuali) e all'indipendenza/autonomia (il 63,8%, +9,5 punti percentuali).

Per quanto riguarda il contesto culturale, invece, le laureate provengono in misura maggiore da contesti familiari meno favoriti, sia dal punto di vista culturale sia socio-economico. Così solo il 28,8% delle donne ha almeno un genitore laureato, rispetto al 35,2% degli uomini. Peraltro, le donne sono meno coinvolte dal fenomeno dell'ereditarietà del titolo di laurea, soprattutto se quest'ultimo afferisce alle discipline che indirizzano verso la libera professione: tra i laureati a ciclo unico con almeno un genitore con titolo di studio universitario, infatti, ereditano la medesima laurea dei genitori il 33,2% delle donne rispetto al 45,6% degli uomini. Il differenziale di genere permane considerando anche lo status socio-economico: il 20,9% delle donne proviene da una famiglia di estrazione sociale elevata rispetto al 24,8% degli uomini. Non stupisce quindi che tra le donne sia maggiore la percentuale di chi ha usufruito di borse di studio: il 28,5% rispetto al 23,9% degli uomini.

 Analizzando la retribuzione mensile netta, invece, tra i laureati Stem, le donne percepiscono uno stipendio medio di 1.798 euro mentre gli uomini di 2.025 euro, sottolineando la sostanziale disparità economica per prestazioni pressoché identiche. Sembra tuttavia, che anche il gender pay gap sia in netta diminuzione.
In termini di caratteristiche del lavoro svolto, tra le donne Stem si rileva una minore diffusione dei contratti alle dipendenze a tempo indeterminato (-15,1 punti percentuali) e una maggiore diffusione delle attività in proprio (+5,0 punti; si tratta in particolare di studi professionali di architettura), dei contratti alle dipendenze a tempo determinato (+4,9 punti) e delle attività sostenute da borsa o assegno di studio o di ricerca (+3,5 punti).

Redazione profile image
by Redazione

Non perderti gli ultimi articoli

Iscriviti e resta sempre aggiornato

Success! Now Check Your Email

To complete Subscribe, click the confirmation link in your inbox. If it doesn’t arrive within 3 minutes, check your spam folder.

Ok, Thanks

Per saperne di più