Il mistero del parto 'facile': perché nei macachi non c'è mortalità materna?
Nonostante lo stesso rapporto tra bacino e testa, i macachi giapponesi non soffrono delle stesse complicazioni durante il parto come gli esseri umani. I ricercatori si sono chiesti perché
Nei Paesi dove le cure mediche sono scarse, più dell’1,5% delle donne muore durante il parto. Anche se complessivamente, dati OMS, la mortalità materna si è ridotta del 34,4% tra il 2000 e il 2020, passando da 446 mila decessi annui a 287 mila. Il parto nella specie umana soffre ancora oggi di complicazioni legate soprattutto alle evoluzioni dei cervelli di grandi dimensioni in relazione al canale del parto. Tuttavia, sorprende uno studio realizzato su una famiglia di mammiferi, i macachi giapponesi, realizzato da un team di ricerca internazionale guidato dall’l'Università Medica di Vienna, il Konrad Lorenz Institute for Evolution and Cognition Research di Klosterneuburg e l'Università di Kyoto. La ricerca dimostra che i macachi, malgrado lo stesso rapporto tra bacino e testa rispetto agli esseri umani, partoriscono più facilmente delle donne. A differenza della nostra specie, non esiste mortalità materna in questi primati durante il parto. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PNAS.
Uno studio di 27 anni
Per giungere a queste conclusioni, il team ha lavorato su dati raccolti in un lasso di tempo di 27 anni, su un campione di 281 neonati macachi nati da 112 femmine, nell’ambiente semi-libero di Affenberg, conosciuto anche come “Monte delle scimmie” e affiliato all’Università di Vienna.
«Siamo riusciti a dimostrare per questa popolazione che nessuna femmina è morta in connessione con la nascita dei propri cuccioli negli ultimi 27 anni. Questo risultato dimostra che i macachi giapponesi non affrontano lo stesso rischio di mortalità materna degli esseri umani, nonostante abbiano un rapporto bacino-testa simile», ha affermato l'ostetrica e antropologa evolutiva Katharina Pink del Dipartimento di Ostetricia e Medicina Feto-Materna dell'Università Medica di Vienna e co-autrice principale dello studio. La ricerca è una dei pochissimi rapporti scientifici sulle nascite di primati non umani in libertà, data anche la complessità dei parti che avvengono di notte o durante le prime ore del mattino, rendendone complessa l’osservazione.
Perché questa differenza con gli esseri umani?
I ricercatori hanno anche provato a dare una risposta al perché il parto sia meno rischioso nei macachi rispetto agli esseri umani. Una possibile motivazione potrebbe risiedere nelle differenze nei muscoli della cintura pelvica: «Pensiamo che la cintura pelvica e i muscoli del pavimento pelvico dei macachi abbiano una maggiore flessibilità durante il travaglio rispetto agli esseri umani e che la dinamica del parto sia meno limitata a causa delle differenze nella morfologia pelvica», ha affermato Barbara Fischer, anch'essa co-autrice e scienziata presso il Dipartimento di Biologia Evolutiva dell'Università di Vienna e l'Istituto Konrad Lorenz per la Ricerca Evolutiva e Cognitiva
Più libertà di movimento nel parto
Inoltre, la ricerca ha anche dimostrato che le femmine dei macachi giapponesi preferiscono intuitivamente posizioni di parto in piedi o accovacciate che le permettono di sfruttare meglio la flessibilità del bacino. Studi come questi potrebbero risultare decisivi per comprendere in che modo la libertà di movimento durante il parto fisiologico possa portare a cure più individualizzate e meno invasive per le madri.
Pubblicazione originale
Pink, K.E., Fischer, B., Huffmann, M.A., Miyabe-Nishiwaki, T., Hashimoto, N., Kaneko, A., Wallner, B. & Pflüger, L.S. (2024). Nessuna mortalità materna associata al parto nei macachi giapponesi (Macaca fuscata) nonostante la nascita di neonati con testa grande. PNAS (2024) DOI: 10.1073/pnas.2316189121.
Giancarlo Donadio