Il cambiamento climatico minaccia il turismo culturale
Dal rischio alluvioni alla siccità: non solo Venezia, i siti storici del paese sono sempre più vulnerabili
«Caldo e freddo influenzeranno i percorsi turistici: repentini cambiamenti climatici hanno effetti catastrofici su tutti i siti culturali». Lo sostiene il meteorologo Luca Mercalli, intervenuto in occasione del diciottesimo Dialogo euromediterraneo sulla Rotta dei Fenici, tenuto presso il museo archeologico di Marsala. «Non solo Venezia è a rischio. Parchi archeologici, antichi teatri, un complesso di mosaici possono essere danneggiati irrimediabilmente da un'alluvione; un sito vicino al mare rischia di essere sommerso», continua Mercalli. Gli eventi climatici estremi - dalle alluvioni, al termometro che segna 50° gradi in estate- influenzano inevitabilmente la qualità delle visite ai numerosissimi siti culturali presenti sulla penisola italiana. E si è discusso del bisogno di rafforzare l'idea di un "turismo rigenerativo", con aperture in notturna o in periodi finora considerati "fuori stagione", al fine di promuovere e valorizzare al meglio il territorio. L'approccio rigenerativo - applicato ormai già molti paesi - approda finalmente anche in Italia. Funzionerà?