Il climate change fa male anche al caffè, -50% di produzione entro il 2050
Irrinunciabile, per molti. Un rito senza tempo, soprattutto per noi italiani. Ma è possibile che dovremo dire addio al caffè? Ancora presto per dirlo.
Irrinunciabile, per molti. Un rito senza tempo, soprattutto per noi italiani. Ma è possibile che dovremo dire addio al caffè? Ancora presto per dirlo. Ma secondo uno studio dell'Università di Scienze Applicate di Zurigo, che ha esaminato il cambiamento delle condizioni globali di coltivazione del caffè Arabica fino al 2050, utilizzando 14 modelli in tre diversi scenari climatici (ipotizzando, rispettivamente, un indice di riscaldamento globale di 1,6, 2,4 e 4 gradi Celsius), le aree di coltivazione più adatte alla produzione di caffè diminuiranno di oltre il 50% entro il 2050. Per le aree moderatamente adatte, è prevista una diminuzione tra il 31% e il 41%, a seconda dello scenario. Il problema principale - evidenzia lo studio - è l'aumento delle temperature, che influenza la crescita delle piante.