Gibellina sarà la Capitale italiana dell'Arte contemporanea nel 2026
La nomina del MiC per la cittadina siciliana, la cui ricostruzione post-terremoto è stata segnata dagli interventi di architetti e artisti
Gibellina, comune italiano di poco più di 3500 abitanti del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia, è la città insignita del titolo di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" per l'anno 2026. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione della cerimonia di proclamazione del comune scelto tra i 5 finalisti con Pescara, Carrara, Gallarte, e Todi avvenuta dopo il vaglio delle 23 proposte di candidatura arrivate al Ministero. Il titolo, ha annunciato la Presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, è stato assegnato all'unanimità.
Il vecchio abitato di Gibellina fu distrutto dal terremoto del gennaio 1968: la ricostruzione della città nuova si è nutrita dell’intervento di architetti e artisti e tutt'ora il Museo Civico ospita una consistente sezione di arte contemporanea italiana. Tra le opere più celebri, il Grande Cretto Gibellina, realizzata da Alberto Burri: si estende su una superficie di 86.000 metri quadrati sopra alle macerie della vecchia città ed è l'opera d'arte più grande d'Italia.