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L'Etna dallo spazio: lo spettacolo della scia di lava tra la neve

L'Etna dallo spazio: lo spettacolo della scia di lava tra la neve

L'istantanea di Copernicus dallo spazio mostra la colata legata all'ultima eruzione effusiva, a 3050 metri di quota: già fuoriuscito un milione di metri cubi di lava

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by Redazione


Una scia rosso fuoco si fa largo tra la neve, sull'Etna: è l'istantanea straordinaria acquisita lo scorso 12 febbraio nell'ambito di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell'Unione europea, dedicato a monitorare il nostro pianeta.
Lo scorso 8 febbraio era iniziata una eruzione effusiva sull’Etna: la bocca eruttiva si trova a 3050 metri di quota, alla base del cratere Bocca Nuova: sarebbe giù fuoriuscito un milione di metri cubi di lava. Nel periodo 8-12 febbraio, spiega l'Ingv, il tasso di effusione della lava è stato in media compreso tra 2 e 3 metri cubi al secondo con ultimo dato di 3,2 m3/s stimato il 12 febbraio alle ore 17.
Anche per questo l'istituto emesso un Vona (Volcano Observatory Notices for Aviation) di colore rosso a causa della nube di cenere emessa dal vulcano, che potrebbe creare problemi alle rotte aeree.


L'Etna è il più alto vulcano attivo dell’Europa continentale: ha una storia eruttiva molto lunga che va avanti da oltre mezzo milione di anni, ma solo negli ultimi centomila anni il vulcano ha assunto la forma conica che oggi lo caratterizza

Una immagine RGB composita (Near Infrared, Verde, Blu) acquisita dal satellite SkySat l’11 febbraio 2025 alle 08:33 locali (07:33 GMT) (Image ©2018 Planet Labs, Inc. CC-by SA 4.0).



"Si tratta - ha spiegato il vulcanologo Marco Neri - di una tipica colata lavica etnea. Se pensiamo che la colata del 1992, quella che arrivò a Zafferana Etnea, cumulò, dopo un anno e mezzo, circa 250 milioni di metri cubi. Quelli di oggi sono numeri piccolissimi in confronto alle colate laviche che l'Etna normalmente produce. Naturalmente, c'è la variabile tempo: il tasso di effusione, attraverso alcuni algoritmi, ci dà il campo lavico nel tempo e consente l'elaborazione di alcune mappe di possibile ricoprimento lavico, per vedere quali zone potrebbero essere raggiunte dalla lava entro un certo periodo di tempo. Si tratta di una eruzione subterminale: la bocca è a una quota molto alta, intorno ai 3.000 metri, e i tassi di effusione non sono particolarmente alti: le colate, in questi casi, arrivano a percorrere 3 o 4 chilometri e poi si fermano, si raffreddano, senza arrivare alle zone urbanizzate".

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