Ecco il verso del dinosauro: ricostruito partendo dai resti fossilizzati
Il Parasaurolophus torna a farsi sentire grazie a un progetto singolare e a un modello matematico. I ricercatori: "I versi dei dinosauri che abbiamo sin qui ascoltato nella fiction sono inventati di sana pianta"
Aveva un becco simile a un'anatra, ma poteva raggiungere i 5 metri d'altezza per un peso superiore alle 30 tonnellate. Oggi, per la prima volta, sappiamo anche quale era il suo verso. Perché lui, il Parasaurolophus, dinosauro vissuto tra 70 e 80 milioni di anni fa, è tornato - per così dire - a farsi sentire grazie alla ricostruzione del suono che era in grado di emettere. Un obiettivo singolare, presentato durante il 187esimo incontro dell'Acoustical Society of America dagli scienziati della New York University. Per riannodare il filo del tempo in stile Jurassik Park, senza naturalmente alcuna controindicazione, il team di ricercatori, guidato da Hongjun Lin, è partito dai resti fossili della specie, creando un allestimento fisico di tubi per rappresentare, con un modello matematico, le meccaniche acustiche che possono generarsi all'interno della cresta del Parasaurolophus. Il modello, ispirato alle camere di risonanza, è stato sospeso da fili di cotone e scatenato da un piccolo altoparlante: con un microfono sono stati raccolti i dati di frequenza. "Sono affascinato dagli animali giganti fin da quando ero bambino - ha dichiarato Lin - e al college ho capito che, nonostante gli effetti sonori a cui siamo abituati grazie alle pellicole cinematografiche, i versi dei dinosauri sono completamente inventati e basati su esigenze di tipo scenografico. Da allora cerco di ricostruire una riproduzione più fedele della voce di queste creature".
Il team di ricerca sta ora progettando un plug-in accessibile in grado, spiega Hongjun Lin, di consentire alle persone di sperimentare e persino di aggiungere suoni di dinosauri alla musica. "Quando avremo un software funzionante, passeremo all'uso di scansioni fossili. L'obiettivo finale è quello di ricreare i versi di animali estinti". Proprio come è riuscito a fare, alle nostre latitudini, l'ornitologo della Stazione zoologica Anton Dohrn Rosario Balestrieri, insieme con la collega naturalista Emanuela Granata: i due hanno ridato vita al verso della colomba migratrice nord americana (Ectopistes migratorius), estinta a inizio '900. Nel loro caso, è stato addirittura più semplice: il naturalista americano Wallace Craig, tra i padri fondatori dell’etologia, aveva trascritto il suo richiamo su uno spartito, poi pubblicato all'interno di una rivista scientifica, "Auk". Così, è bastato riprodurlo per provare l'ebbrezza di ridare vita, seppure in parte, a un animale che non c'è più.