La sfida di Valentina, in apnea nel lago ghiacciato di Anterselva
Sotto il ghiaccio, in apnea. Per superare i propri limiti, per sfidare sé stessi. Ma anche per lanciare un messaggio a difesa dell'ambiente.
Da un palcoscenico (metaforico, s'intende) decisamente inusuale: a stretto contatto con la natura, in uno degli ambienti più estremi possibili, a 1600 metri sopra il livello del mare. Lei è Valentina Cafolla, nazionalità croata: si è immersa nel Lago di Anterselva, nelle Alpi italiane, mentre fuori nevicava. Temperatura dell'acqua: tre gradi Celsius. Ed è qui che ha riconquistato il record mondiale di immersione sul ghiaccio in apnea: 140 metri con una sola pinna. Senza ossigeno o assistenza. Valentina è rimasta sott'acqua per un minuto e quaranta secondi, il battito cardiaco è arrivato a 50 al minuto. All'indomani, come se non bastasse, l'apneista ha stabilito anche il record mondiale con l'uso della doppia pinna, percorrendo oltre 80 metri.
Un'impresa sportiva, la sua, che veicola anche un messaggio ambientale. Perché la superficie del ghiaccio diminuisce anche qui, effetto del climate change: "Vorrei che le persone fossero più coscienti rispetto all’inquinamento ambientale alle conseguenze dei propri comportamenti, che impattano anche su un lago di montagna. - ha detto a GQ Italia - Viviamo in un mondo dove le risorse si stanno esaurendo a vista d’occhio e sento l’urgenza di fare qualcosa, usare la mia voce di atleta e il mio record per sensibilizzare le persone".
Ora l'appuntamento è ai campionati di Belgrado, a luglio: le temperature saranno differenti.